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NEWS 7/9/2020

LA SCUOLA RIPARTE NEL CAOS E SI RIAFFACCIA LA DAD: SCIOPERIAMO

Come era ovvio la nullafacenza governativa di questi mesi ha prodotto una caotica ripartenza

a metà della scuola. Alle superiori si starà un po' in aula e po' connessi da casa e i presidi

cercheranno di far rientrare la didattica a distanza dalla porta principale dappertutto per evitare

rischi. Proprio perché in questa situazione i rischi ci sono si moltiplicano le “regole” sanitarie

fino a rendere quasi impossibile la ripartenza.

Per questo un pedagogista come Daniele Novara scuote la testa: "La scuola è stata commissariata

dalla sanità, con un senso di angoscia che genera un eccesso di protocolli e procedure, anche

l'obbligo di non spostare i banchi o la scelta nei nidi di Milano di far indossare alle educatrici tute,

mascherine, visiere, guanti: un trauma per i piccoli. Impossibile fare scuola se non puoi più fare

nulla. Ma così ledi i diritti dei bambini e la libertà di insegnamento. Dobbiamo riaprire scuole, non

sanatori".

Erano necessari 20 miliardi per riaprire in sicurezza la scuola, ne sono stati stanziati solo 1,5.

In questa situazione si rende necessario uno scatto di orgoglio della categoria, basta con le

chiacchiere e col piangersi addosso, scioperiamo compatti il 24 e 25 settembre aderendo allo

sciopero indetto da UNICOBAS, USB, CUB, COBAS Sardegna e da numerose organizzazioni

studentesche e partecipiamo alle numerose manifestazioni che ci saranno.

CACCIA AL REFERENTE COVID

Deve essere presente in ogni scuola, il referente Covid, e va individuato tra docenti ed ATA e può

essere lo stesso dirigente scolastico. Molte sono le incombenze: deve monitorare le assenze degli

studenti e allertare i medici di fronte ad un caso sospetto, controllare che nella scuola tutte le

procedure anti-contagio vengano rispettate.

Deve avere una formazione ad hoc e per ottenerla dovrà seguire un corso online messo a

disposizione dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero dell'istruzione che partirà ora e finirà a

dicembre.

Se in una classe si registra un numero di alunni non presenti superiore al 30% del totale il referente

deve far scattare l'allerta e in presenza di un caso positivo, il referente collaborerà con la Asl per

rintracciare i soggetti a rischio in base al tempo trascorso con il paziente positivo. In sostanza, il

referente Covid deve essere in grado di avviare le procedure necessarie per mettere i medici nelle

condizioni di studiare i singoli casi e tracciare i rischi all'interno dell'istituto.

Si tratta di un incarico delicato per cui potrebbe rendersi necessario anche individuare più figure

sulla stessa scuola per garantire eventuali sostituzioni, meglio sarebbe averne uno o due per plesso

scolastico, vale a dire per singolo edificio quindi oltre 40mila in tutta Italia.

PRECARI: LE ULTIME NOVITA' SULLE SUPPLENZE

Il ministero sta predisponendo la circolare delle supplenze 2020/2021 che uscirà a breve. Di seguito

una breve sintesi del contenuto.

Viene ribadita la distinzione tra supplenze annuali e al 30 giugno, di competenza degli uffici

scolastici provinciali e supplenze brevi, di competenza delle scuole, mediante graduatorie d’istituto.

Si precisa che le MAD possano essere inviate solo i docenti che non sono inseriti né nelle

graduatorie provinciali né in quelle d’istituto.

Il ruolo di controllo sui punteggi spetterà alla scuola che stipula il primo contratto di supplenza e

che convalida in modo definitivo i punteggi attribuiti all’aspirante.

Previsto un meccanismo di convocazione specifico per l’attribuzione di supplenze della scuola

primaria relative a cattedre che richiedono l’insegnamento della lingua inglese, per cui la

convocazione indicherà la specifica richiesta dell’idoneità agli aspiranti coinvolti.

Per gli ITP si prevede che in caso di esito negativo delle vertenze in corso saranno indicate modalità

per fare in modo che all’esclusione della 1 fascia GPS faccia seguito l’inserimento nella 2 fascia

GPS, e altrettanto per le graduatorie d’istituto.

Per il cosiddetto organico Covid (OM 5 agosto 2020 n. 83) si prevede che questi posti aggiuntivi

siano trattati come supplenze temporanee, di competenza delle scuole, e che i contratti vengano

interrotti in caso di sospensione della didattica in presenza.

Per i beneficiari di legge 104/92 è prevista una priorità secondo le previsioni contenute nel CCNI

della mobilità.

Importanti le precisazioni in materia di rinuncia o assenza alla convocazione: la rinuncia (l’assenza

alla convocazione, che in mancanza di delega equivale a rinuncia) comporta la perdita della

possibilità di conseguire supplenze sulla base delle GAE (graduatorie ad esaurimento) e delle GPS

(graduatorie provinciali per le supplenze), a seconda della graduatoria interessata dalla

convocazione, e solo per il relativo insegnamento.

Questo significa che la rinuncia da GAE per il sostegno consente di accettare la nomina da GAE per

il posto comune. Lo stesso principio vale quindi per analogia per le GPS e per la situazione opposta,

ovvero la rinuncia alla supplenza per posto comune in favore del posto di sostegno.

Inoltre, il docente che rinuncia da GAE su posto comune mantiene il diritto a stipulare il contratto di

supplenza da GPS, sempre per il posto comune.

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